Padre Pianzola è venerabile
Il Papa ha autorizzato la proclamazione del decreto sulle virtù eroiche del fondatore delle Suore pianzoline
Compiuto un passo importante verso la beatificazione Lunedì, 26 giugno scorso il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata Sua Eminenza il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi: nel corso dell’udienza il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti, tra gli altri, anche le virtù eroiche di padre Francesco Pianzola, fondatore delle Suore Missionarie dell’Immacolara Regina Pacis. Nel documento reso noto anche su internet, sul sito del Vaticano, si riferisce che è stato promulgato il decreto riguardante: «Le virtù eroiche del Servo di Dio Francesco Pianzola, Sacerdote Diocesano e Fondatore della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace, nato il 5 ottobre 1881 a Sartirana Lomellina (Italia) e morto il 4 giugno 1943 a Mortara (Italia)». Con questa promulgazione, con cui si prende atto che Padre Pianzola ha esercitato in grado eroico le tre virtù teologali, fede, speranza e carità, e le quattro virtù cardinali, prudenza, giustizia, fortezza, temperanza.
Insieme a lui altre 18 figure eminenti della chiesa Cattolica hanno ottenuto dal Papa il riconoscimento del martirio o di un miracolo, ed ancora delle virtù eroiche: nell’elenco indicato dal Vaticano dopo Padre Pianzola figura un altro nome di rilievo del mondo cattolico italiano a cavallo del ‘700 e dell’800. Parliamo di Antonio Rosmini, eminente studioso e religioso, nato a Rovereto nel 1797 e morto nel 1855 a Stresa, fondatore dell’Istituto della Carità e delle Suore della provvidenza, di cui lo stesso Pianzola era molto devoto. Con la proclamazione della venerabilità, il sacerdote di origine sartiranese può quindi diventare oggetto di devozione, ed assurge a modello per tutta la Chiesa. Si tratta di un passo importante nell’ottica della beatificazione, un processo per il quale a questo punto manca soltanto la verifica, da parte dell’apposita commissione, del miracolo, che è già stato individuato e presentato. Ma molta strada, a questo punto, è stata fatta, grazie all’impegno della congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina Pacis, che ha sempre sostenuto con forza la sua figura, e soprattutto l’attualità del suo messaggio, che ora come non mai appare di grande interesse anche per i giovani. Ne è un esempio concreto il musical «Don Niente», allestito dai giovani dell’associazione Padre Pianzola e messo in scena venerdì 27 maggio a Mortara, con musiche di Marco Clerici, che con un linguaggio nuovo ed intrigante racconta la vita del padre, le sue motivazioni, i suoi travagli e la sua devozione totale ai giovani. Ma, pochi giorni dopo, non va dimenticato anche il laboratorio teatrale «Acque torbide», che sullo stesso tema ha consentito a famiglie e ragazzi di esprimersi con un altro strumento teatrale. La congregazione, presente ormai in molti Paesi del mondo, ha pensato di diffondere il suo messaggio anche con un film, intitolato sempre «Don Niente», realizzato alla fine dello scorso anno in Lomellina
Il Vescovo: «Esempio missionario» per le sue Suore, attesa e sorpresa
La notizia della proclamazione delle “Virtù Eroiche” per Padre Pianzola è stata accolta, naturalmente, in diocesi con tanta gioia e con viva soddisfazione.
A cominciare da Mons. Vescovo, il quale, anche attraverso le colonne del nostro giornale, invita sacerdoti, religiosi, laici della Chiesa vigevanese a guardare alla figura sacerdotale di Padre Pianzola, cogliendo in particolare l’aspetto della missionarietà, vissuta con la capacità di leggere e di attualizezare i segni e le necessità del nostro tempo, proprio come lo stesso Padre Pianzola è stato capace di testimoniare nel suo costante impegno di missionarietà e di evangelizzazione alla gente del suo tempo.
«Attesa e sorpresa».
Con questa espressione Suor Tiziana Conterbia, Postulatrice della Causa di Beatificazione di Padre Pianzola, ha commentato questo importante passo nel cammino della stessa Causa. «Attendavamo e ci aspettavamo questo momento – dice Suor Tiziana – ma nello stesso tempo la notizia della decisione del Santo Padre ci ha colto un po’ di sorpresa. Una lieta sorpresa, giunta come dono per la Congregazione, ma credo anche per tutta la Chiesa vigevanese». Suor Tiziana, ricordando che ora la parola passa alla “Consulta Medica” e poi alla “Consulta dei Teologi” per il riconoscimento del miracolo, desidera ringraziare tutta la Congregazione delle Suore Immacolata Regina Pacis, per il forte sostegno dato al grande lavoro della Causa di Beatificazione, sia nei fatti che soprattutto con la preghiera.
Una particolare sottolineatura vuole fare, invece, Madre Azia Ciairano, la Superiora della stessa Congregazione e si riferisce ad una particolare e piacevole coincidenza, che può essere certamente letta come un segno provvidenziale. L’attestazione delle virtù eroiche per Padre Pianzola è avvenuta in concomitanza con lo stesso riconoscimento attribuito ad Antonio Rosmini, alla cui spiritualità lo stesso Pianzola era particolarmente legato. «Spesso, ricorda Madre Azia, Padre Pianzola si recava a Stresa e Domodossola nei “luoghi” di Rosmini, proprio per ritrovare quella spiritualità e quella ricarica interiore che gli consentiva di superare anche momenti difficili e che, nello stesso tempo, dava impulso alla sua stessa azione missionaria». Ora Rosmini e Pianzola sono incamminati insieme verso gli altari, additati come “figure” di sacerdoti capaci di offrire un messaggio e una testimonianza di missionarietà anche per il nostro tempo e soprattutto, nell’indicarci un cammino autentico di santità cristiana.
Ilgiudice delegato diocesano “Una grande gioia”
«Per me una grande gioia: la chiesa di Vigevano acquista un modello di sacerdote, nato e cresciuto nella diocesi vigevanese, che diventa un esempio a cui tutti possono ispirarsi, perchè anche la Congregazione delle Cause dei santi, ed il Papa, ha riconosciuto che ha esercitato queste virtù in grado eroico»: don Mario Tarantola, parroco di Cilavegna è stato giudice delegato del processo di beatificazione a livello diocesano. Oltre ad aver visionato tutte le sue carte, ha anche ascoltato una cinquantina di testimoni diretti. Conosce molto bene quindi le qualità di questa figura, di cui ha esaminato tutta la voluminosa documentazione nella fase iniziale del processo di beatificazione a livello diocesano, che è durato 6 anni: «Padre Pianzola ha vissuto a lungo, ha scritto e pubblicato molto. Si tratta di moltissimi documenti, editi ed inediti, dal cui esame posso dire che emergono con nitidezza e limpidezza le sue virtù. Si tratta di un passo avanti importante, di cui sono lieto, perchè vengono confermate le grandi doti di questo sacerdote, figlio della chiesa vigevanese». Per don Tarantola anche una nota personale: «Per me è stata una grande gioia venire a conoscenza della decisione della Congregazione e del Papa – conclude – che ha riconosciuto l’eroicità delle sue virtù». Intanto la chiesa Vigevanese ha in essere anche un’altra causa di beatificazione, quella di Teresio Olivelli, per il quale sta per essere pubblicata la “Positio”, che consentirà ai componenti della Congregazione delle Cause dei santi di esaminare i documenti rilevanti per poterne proclamare la santità delle virtù. |